lunedì 28 aprile 2014

Le amiche cha da bambina avrei voluto avere: N°1 - Wislawa Szymborska






UN APPUNTO
Wislawa Szymborska



La vita – è il solo modo
per coprirsi di foglie,
prendere fiato sulla sabbia,
sollevarsi sulle ali;

essere un cane,
o carezzarlo sul suo pelo caldo;

distinguere il dolore
da tutto ciò che dolore non è;

stare dentro gli eventi,
dileguarsi nelle vedute,
cercare il più piccolo errore.

Un’occasione eccezionale
per ricordare per un attimo

di che si è parlato
a luce spenta;

e almeno per una volta
inciampare in una pietra,

bagnarsi in qualche pioggia,
perdere le chiavi tra l’erba;
e seguire con gli occhi una scintilla di vento;

e persistere nel non sapere
qualcosa d’importante.



mercoledì 23 aprile 2014

DiamoUnaMano. Grazie a tutti voi. HAPPY!

Lei è una bambina che ha cento nomi. Tanti, quanti sono i bambini colpiti da leucemia.


© isabella carmisciano

Le leucemie acute, in particolare, rappresentano oltre il 25% di tutti i tumori dei bambini e si collocano quindi al primo posto. Più in dettaglio, la leucemia linfoblastica acuta rappresenta l'80% di tutte le leucemie diagnosticate in bambini fino a 14 anni, mentre quella mieloide acuta rappresenta il 13%.
Le leucemie croniche sono invece più caratteristiche dell'età adulta e rare in età pediatrica.
In Italia vengono diagnosticati circa 15 nuovi casi ogni 100.000 persone all'anno (16,9 casi ogni 100.000 uomini e 12,8 ogni 100.000 donne) che si traducono in un numero stimato di 4.700 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e poco meno di 3.400 tra le donne.


DiamoUnaMano è un’associazione O.N.L.U.S riconosciuta, che opera principalmente al reparto di Oncologia Pediatrica del Primo Policlinico di Napoli ma attiva anche sul territorio per problemi di pubblica utilità.


DiamoUnaMano è un movimento di persone diverse per estrazione sociale, credo religioso, appartenenza politica, sesso, età, ACCOMUNATI da un'idea semplicissima: dare una mano a qualcuno in difficoltà.

DiamoUnaMano pur essendo una O.N.L.U.S. riconosciuta è qualcosa di completamente nuovo: non c'è un presidente, un segretario. Tutti  allo stesso livello.

 Non ci sono iscrizioni da pagare, non ci sono tasse. Ognuno è libero di fare quello che vuole, come vuole, per quanto tempo vuole.
Non ti chiedeno di frequentare corsi di specializzazione per diventar un volontario.

Unico requisito che domandiamo a tutti i nuovi membri: << hai un cuore che batte ? >>.

DiamoUnaMano usa le potenzialità di internet (sitoweb, facebook, msn messenger, skype, forum vari, blog...) per completare semplici progetti di pubblica utilità...

Tutti i membri di Diamo Una Mano, che siano napoletani, milanesi, foggiani, mantovani, lavorano insieme SENZA NESSUN FINE DI LUCRO.

<< Fatti, non solo parole ! >> è il motto di Diamo Una Mano.




 

Sulle note della canzone “Happy” di Pharrell Williams è stato girato il video che ha coinvolto  i piccoli pazienti del reparto di Oncologia Pediatrica della Seconda Università degli Studi di Napoli (Policlinico Vecchio) -  Aprile 2014

venerdì 11 aprile 2014

La mia fiera.

BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR


Una descrizione che mi calza a pennello? Orso brontolone, timido e impacciato. 
Immaginerete quindi con che ansia da prestazione e con che timore reverenziale, io sia arrivata a questo appuntamento.
La fiera è un momento straordinario dove mettersi in gioco ed imparare a confrontarsi. Ma è così forte la curiosità che anche un orso come me non ha resistito alla magia della fiera.
Una volta messo piede dentro, vieni travolto da un'onda anomala. Quando riemergi stordito al punto giusto, hai dentro di te linfa vitale ed energia per affrontare nuovi percorsi creativi.

La Fiera del Libro per Ragazzi è l’appuntamento internazionale più importante per tutti coloro che si occupano di editoria per bambini e ragazzi.

E quest'anno rischiavo di non esserci. A volte la vita  privata ha bisogno di cure così preziose che non si ha l'energia per fare altro. Ma ci sono riuscita, ed ora sono qui a raccontare quello che un orso timido e impacciato è riuscito a catturare: Un po' di miele.

Eh sì, perché avevo le mie tavole in mostra!!!

A tutti,  grazie di cuore per avermi salutato, abbracciato, stretto la mano.

Tutti, perché siete stati tanti. Amici, Colleghi, Illustratori, Autori, Editori. Un pensiero di gratidudine e di condivisione. Perché è energia pura quella che la fiera regala. E i contatti umani, quelli che contano, sono davvero preziosi.

Porto con me ogni sorriso, sguardo smarrito, colori, occhi pieni di luce, nuvole grigie nel cielo di Bologna, cartelle che si aprono, disegni appena disegnati. Dediche piene di parole piene. Libri, tanti e meravigliosi libri. Mostre perché erano tante e tutte davvero interessanti. E persone, tanta e fantastica umanità che lavora con impegno e professionalità.

Un grazie particolare al grande Maestro Roberto Innocenti che è riuscito a scrollarmi di dosso la polvere del letargo e a smuovere i fili invisibili che alimentano da sempre il mio lavoro. Le tue parole Roberto, hanno smosso le pietre zavorra  che mi porto adosso.
Grazie Maestro, grazie per la fiducia, per gli apprezzamenti sul mio lavoro - Farò miei i tuoi segreti - Lì custodirò e condividerò con amore. Perché fare illustrazione è anche questo.

Un grazie a Marcella Terrusi, per il nostro incontro che è stato davvero prezioso. E grazie, perché so quanto ti sia piaciuta la mia Jella Lepamn.
Nel prossimo post racconterò chi era questa straordinaria donna. Jella Lepman


Un grazie di cuore a IBBY Italia e a IBBY International Board on Books for Young People






Mostra: Lettori di Carta – illustrazioni dal mondo celebrano la lettura” presenta le tavole di sessanta illustratori provenienti da 14 Paesi, scelte tra le migliaia di opere inviate per la selezione della Mostra degli Illustratori della Bologna Children’s Book Fair, che raccontano l'atto di leggere - in viaggio, sull'albero, in biblioteca, in libreria, abbandonati in poltrona, in vacanza, prima di spegnere la luce, in sogno.  




Jella Lepman ©Isabella Carmisciano

Omaggio Jella Lepman © Isabella Carmisciano







 






martedì 1 aprile 2014

Appunti di lavoro.


© isabella carmisciano


Io non so se questa mia vita sta spianata su un
buco vuoto. Non so se il silenzio che indago
é intrecciato alla mia sostanza molle.
Io non so se quello che cerco e ho cercato e
cercherò, non so se quello che cerco
é un insulto a quel vuoto.
Non so se questo fatto di non avere
un paio d’ali sia premio o castigo,
io non so se la polveriera
della mia inquietudine sia un trono
su cui mi siedo minacciato, se la fuga che
a scatti regolari mi pungola, se quel
puerile sogno di fuga sia uno sgambetto
d’angelo, d’un buffone d’angelo che
mi vuole inciampare.

© Mariangela Gualtieri (Einaudi 2003)
 "Appunti di lavoro e note al Parsifal", appendice di Fuoco centrale e altre poesie per il teatro